Si è appena conclusa la Supercoppa italiana di Serie A con la vittoria dell’Olimpia Milano sulla Virtus Bologna. Finale emozionante e non priva di colpi di scena, che ha visto la formazione meneghina recuperare uno svantaggio di 15 punti, frutto di un primo tempo stellare della compagine bolognese dall’arco dei 6,25, per poi lottare punto a punto fino alla fine, quando le giocate di puro carattere di Bolmaro e Dimitrijevic hanno portato alla vittoria l’Armani.
*Resoconto della Finale 2024 di Supercoppa.
Analizziamo le quattro squadre impegnate in questa competizione: Napoli Basket (vincitrice della Coppa Italia), Olimpia Milano (vincitrice dello scudetto), Virtus Bologna (finalista dello scorso anno) e la Reyer Venezia (miglior semifinalista).
Quest’anno Napoli ha inserito giocatori che dovranno essere i cardini del loro gioco, tra cui Pangos, ex play di Milano, che dovrà dimostrare il suo valore dopo gli ultimi anni poco brillanti a Milano e in Spagna. Possono contare sull’energia di Copeland, ma dal mio punto di vista risultano essere un po' leggeri sotto le plance, e sicuramente il solo Totè faticherà molto.
Venezia è la solita squadra ostica da affrontare: lottano su tutti i palloni e cercano di correre a tutto campo. Sono piuttosto leggeri davanti, anche se Casarin (il mio preferito) dà filo da torcere a chiunque si trovi di fronte. Vedremo se Tessitori, Parks e compagni riusciranno a gestire tutti gli impegni, visto che la panchina risulta piuttosto corta.
La Virtus, senza il loro gladiatore Cordinier, ha giocato un torneo con alti e bassi, alternando percentuali stratosferiche al tiro a momenti in cui non l’avrebbero messa neanche in una vasca da bagno. In finale Polonara si è portato sulle spalle tutta la squadra a suon di punti, mostrando tutto il suo carisma, accompagnato dal solito Shengelia. Sicuramente la perdita della guardia Lundberg e dell’ala canturina Abass si è sentita, soprattutto quando i due senatori Hackett e Belinelli hanno offerto prestazioni sotto tono. Se vorranno competere in campionato e in Eurolega, dovranno sicuramente trovare un centro che entri nelle rotazioni con Zizic.
L’Olimpia Milano, ad oggi, sembra la formazione meglio assortita: finalmente ha trovato un play (Dimitrijevic) in grado di far giocare la squadra e mettere in moto i compagni. Hanno due campioni come Mirotic e Shields, e possono contare su un centro fisico e tecnico come Nebo, anche se credo che il vero colpo di mercato sia Bolmaro, ala/play argentino con un talento ancora da scoprire appieno. Vedremo se Messina riuscirà a tirarlo fuori.
In definitiva, dalle formazioni viste nella prima vera competizione di questa stagione, tranne Milano, le altre squadre hanno poche rotazioni nei vari ruoli. Per poter competere in questo campionato, il valore aggiunto sarà dettato dallo stile di gioco che lo staff tecnico saprà costruire, per sopperire alla mancanza di talenti con punti nelle mani, cercando una collaborazione offensiva e un’organizzazione difensiva che le renda imprevedibili e non dia punti di riferimento agli avversari.
Coach B.