Si sono conclusi da poco gli Europei di Atletica svolti a Roma. Che visto il medagliere, è diventata la capitale europea di queste discipline, poiché l'Italia si è portata a casa praticamente tutto il metallo a disposizione.
Ma la lezione che dobbiamo trarre da questa situazione esattamente qual è?
Come interpretare questa vittoria del team Italia per non adagiarci sugli allori cantandocela e suonandocela?
Lo sport è la nostra pasta, in un periodo simile, quando le cose sono dure su tutti i fronti immaginabili, l'Italia ha vinto nello sport più che mai prima d'ora.
Sappiamo tirare fuori il meglio di noi quando c'è veramente bisogno di metterci in gioco. I ragazzi dell'atletica sono un esempio da seguire.
Ora, non vorremmo fare l'inno alla gioia e alla venerazione dei vincitori. Sarebbe solo convenienza e neanche troppo remunerativa, vista la scarsezza degli investimenti sportivi al di fuori del "giuoco del calcio".
Però proprio per questo motivi i Testoni devono prendere Tamberi o Palmisano ad esempio. Vincono perché vogliono vincere prima di tutto per se stessi, perseverando e vivendo lontani da quell'attenzione mediatica di cui godono i calciatori.
Il cognome Palmisano l'abbiamo sentito l'ultima volta all'ultima edizione delle olimpiadi, poi silenzio. Per la stampa poteva anche esser sparita in Tibet, per la gente anche peggio. Badate bene, anche chi scrive questo umile blog ammette di essersi totalmente disinteressato della vita o dei progressi di quest'atleta e probabilmente non avrebbe scritto niente a riguardo se non avesse vinto.
Ma i veri eroi lavorano sodo senza sbandierarlo ogni giorno ai quattro venti, e gli atleti che in questi anni stanno dominando le competizioni internazionali devono diventare i nostri eroi.
Personalmente mi impressiona sempre vedere l'ignoranza che Gimbo porta sempre con se durante le competizioni, con la barba tagliata a metà e le esultanze da giocatore NBA. Ma lo spirito è quello giusto, lavoro duro per anni, ma sul palco poi ci salgo anche per divertirmi e far divertire.
Credere che solo gli sport più in voga possano esser divertenti è come credere che la terra sia piatta; nessuno può dimostrarti il contrario se ne sei convinto, ma per quella mezz'ora, vedere uno stambecco saltare un'asticella, può essere divertente tanto quanto tutto il resto.
Il divertimento è dato dagli interpreti, dalla passione e dai tifosi. Se lo sport fosse più seguito, la competizione diventerebbe più divertente, lo sport di riferimento è ininfluente. Milioni di persone guardano delle monoposto fare 70 giri di pista tutti uguali e direbbero che è molto più divertente del salto in alto o della maratona.
Quindi smettiamola di prenderci troppo sul serio, amiamo gli interpreti di questi sport tanto quanto amiamo lo sport in tutti i suoi aspetti e per dio! Capiamo che gli investimenti devono andare anche a tutte quelle altre discipline che non implicano l'uso di un pallone da calcio.